Thursday, June 17, 2010

e della liberta' di opinione...

Molti spettatori, fra quelli che martedi' sera hanno seguito il discorso di Barack Obama e poi i commenti critici di Keith Olbermann, hanno protestato vivamente contro il giornalista che ha risposto, via Tweet, quanto segue:

"Barack Obama e' certamente il leader politico piu' in gamba che io abbia mai visto, cosi' come e' il migliore oratore che io abbia mai ascoltato. In piu', lo scorso ottobre, ho avuto il privilegio, insieme ad altri 11 giornalisti, di trascorrere 2 ore con lui durante le quali mostro' una padronanza assoluta su ciascuno dei 12 argomenti di dibattito politico che noi gli "sparammo" in ordine sparso. Lasciai la stanza chiedendomi se avessimo mai, prima di ora, eletto davvero un presidente che fosse una fra le 1000 persone piu' intelligenti del paese (o forse 100 o 10) come abbiamo fatto ora. Io credo in lui e nella sua presidenza e lui ha ottenuto spesso dei successi (particolarmente nella riforma sanitaria) facendo cio' per cui io invece lo avevo criticato. Io spero che anche questo sia lo stesso caso perche' il Discorso sul Golfo non e' stato all'altezza dei suoi standards, ne' ha espresso pienamente la sua padronanza politica. E se voi smetterete di guardare il mio show perche' ho detto questo, mi dispiacera' molto, ma significa anche che mi seguivate per le ragioni sbagliate. Io non sono, non sono mai stato e non saro' mai il portavoce di nessun politico e di nessun presidente"

Ora pensate per qualche minuto al panorama dell'informazione in Italia, soprattutto televisiva, e tiratemi fuori uno cosi. Se lo trovate, ditemi anche se ha ancora una "voce" (a me vengono in mente Enzo Biagi e Indro Montanelli... ma la "voce" gli e' stata tolta prima che calasse il sipario della vita). E gia' che vi trovate, tiratemi fuori un leader che corrisponda alla descrizione che Olbermann fa di Obama (no, non mi riferisco solo a Berlusconi)

Un paese libero non e' solo frutto di un leader. Un paese libero e' fatto soprattutto da un popolo che si sente tale e non si accontenta e non punta il dito contro gli altri e non si crede migliore degli altri e non trova giustifiche nel fatto che ci siano luoghi in cui si sta anche peggio. Ci sono popoli che guardano in avanti e popoli che, come don Abbondio, camminano con lo sguardo rivolto a terra, scansando con i piedi i ciottoli che gli rendono la strada accidentata.

2 comments:

Fabio said...

Non so quale sia esattamente la definizione di "paese libero", ma fosse vera quella enunciata nel post, non riesco a trovarne nessuno al mondo. Neanche gli USA, che credo fossero ilriferimento implicito di tale definizione.

Neanche gli USA per tante ragioni, ma soprattutto quella enunciata in questo stesso post: Olbermann non è stato libero di dire la sua in aperta critica ad Obama, agli occhi di chi fino a quel momento era suo "fan".

Olbermann si è dimostrato quindi in realtà ingabbiato nella definizione affibbiatagli da chi ha contribuito a crearne il personaggio. E però, Olbermann è riuscito a liberarsi nel momento in cui ha dichiarato che sopravviverà ugualmente anche dovesse perdere tutti i suoi aficionados.

Olbermann è libero, ma lo sono gli USA ed i suoi cittadini?

La verità che ne deduco è che la libertà non è di tutti, pochi la possiedono perché poci effettivamente sanno come conquistarla, o sono disposti a farlo.

Anonymous said...

"People should not be afraid of their governments. Governments should be afraid of their people."
L'autore di questa frase è il terzo (se non erro)Presidente degli Stati Uniti,Thomas Jefferson. Una frase che racchiude tutta la cultura americana in tema di democrazia.
Se lo rapporti al Bel Paese la cosa diventa imbarazzante perchè ci fa invecchiare di colpo. Per la serie vuoi vincere facile? E fu proprio un giornalista americano che pubblicò un articolo su Mercurio intitolato "Non lo avete ucciso". Si riferiva naturalmente al fascismo il quale cambierà forma e aspetto, ma tornerà a manifestarsi in tutte le sue forme subdole fino a legarsi inestricabilmente alla cultura italiana di intendere il potere. Ancora oggi, dialogando con amici, (e alcuni pure istruiti)sento frasi del tipo "ci vorrebbe il duce, ah se ci fosse Mussolini tutto sto schifo non ci sarebbe" e via bestemmiando...
Non c'è nulla da fare, siamo legati al nostro passato e su una cosa dò ragione al duce, quando disse: "come si fa a non essere padroni in un paese di servi?".

Leonardo