Saturday, May 31, 2014

Respiro

Oggi respiro.

Prendo una pausa da tutto e respiro. Non sento più nemmeno la polvere delle macerie soffocarmi come negli ultimi giorni.

Respiro e guardo il cielo azzurro dalla finestra della mia stanza che da' sull'infinito. Il letto e' sfatto, da 4 giorni, segno del turbine che ha avvolto la mia vita disorientandomi: non rifaccio il letto dopo aver lavato le lenzuola che sono li piegate, in attesa di essere aperte per accogliere la stanchezza delle mie notti.

Respiro. Perche' il cuore, malato, ma stabile di Dorothy, e' la notizia più bella degli ultimi sei mesi. La più attesa.

Respiro. Perche' ora ricordo bene e distintamente le parole della mia amica Fausta che mi diceva "nell'economia di una vita, tutto questo e' niente". E la mia vita e' così anti economica. Così sprecona di energie, passioni, entusiasmi, amore e sofferenza. Quando morirò, spero molto in la, avrò vissuto così tanto da non sapere neppure più chi sono o sono stata.

Respiro e archivio la ruota della bicicletta che mi e' stata rubata per farmi uno sfregio. Da chi una propria vita felice proprio non riesce ad averla. Deve rubare la mia. Io non ho più' una bici perché' non posso permettermi di ripagare la ruota, ma sorrido. Non ti ho mai vista sorridere.

Respiro e ti vedo guarita. E non sara' domani. Ma sara' presto. Giusto il tempo per conservare i soldi per un biglietto aereo. Per esserci da vicino oltre che da lontano.

Respiro e i conti delle mie tre carte di credito non mi spaventano. Onorero' i miei debiti come sempre.

Respiro e l'assegno con l'affitto e' pronto e firmato e mi avanzano 100$ invece di 65$. Respiro ancora più profondamente.

Respiro e apro una mail che mi dice che il mega store di elettronica mi ha mandato un regalo per il mio compleanno. Perché io sto per nascere. Anzi sono nata e morta mille volte e mille volte ho pianto rinascendo. Pianto e urlato il dolore. Prima di respirare e sapere bene distintamente, dentro di me, che sono qui per vincere. Vincere contro le paure. Decollare con il vento contrario.

Respiro e trovo qui e la' improvvisi successi professionali, che mi piovono addosso a sorpresa. Come se ci si potesse sorprendere di un risultato che arriva dopo aver lavorato senza riposo. Ma lo stupore e' meraviglioso. E' la mia parte più bella di bambina. Quella che mi fa vincere.

Respiro. E finalmente scorro quelle tue parole che mi dicono "mi piaci". Una piccola musica in lontananza che e' come oasi in un deserto. Oasi ancora lontana ma a portata di cuore.

Respiro e respiro ancora. Assaporando questo silenzio e questa pace. Senza nemmeno guardarmi indietro. Guardando avanti, attraverso quello squarcio fra i palazzi che corre veloce fino al fiume e oltre, fino al New Jersey.

Sono venuta a New York perche' mi sentivo come morta. Non morirò certo adesso per troppa vita.

E percio', respiro.

Friday, May 23, 2014

Riposo

Appoggia il cuore sul mio
lasciati riposare

In questo silenzio perfetto
in cui anche il respiro somiglia 
a rombo di aerei nel cielo
lasciati riposare

Con il cuore appoggiato sul mio
lascia che si parlino
loro che parlano parole comuni
e tu, lasciati riposare

Smetti di chiedere
Non pensare a rispondere
Racchiudi i dubbi in uno scrigno
e lasciati riposare

Mentre il buio diventa luce
finalmente liberi
dalla contingenza del quotidiano
tu, lasciati riposare

Con il cuore appoggiato sul mio
come fosse un cuscino
come fosse infinito.

Sunday, May 18, 2014

Che poi a volte.

Che poi a volte ti penso
e non solo quando ho paura
anche nel riposo dalla paura
penso a quando mi dicesti
"stiamo attraversando il deserto"

Io ero in una casa del Queens
tu in una casa al Nord
entrambi a combattere i nostri demoni
e ritrovare i nostri sogni
riacciuffare la nostra vita

Che poi a volte ti penso
e ti vorrei sentire
e non mi resta che guardare il cielo
prima di rendermi conto che dovei guardare al mio fianco
perche' sei li, senza lasciarmi mai

Che poi a volte ti penso
e sento la tua voce cristallina piena di risate
e mi dici "piccola, mannaggia al demonio"
e ti lasci andare in quella risata

Che poi a volte ti penso
e ritrovo i tuoi bigliettini
la scrittura incerta
le parole che risalgono di lato perché troppo lunghe
com'e' stato il tuo amore

Che poi a volte ti penso
e vorrei raccontarti cose
per vedere la tua espressione incantata
mentre ti perdi nelle mie parole

Ti piaceva sentire raccontare
Ti piaceva raccontare
Ti piacevano le biglie di vetro
e ti piaceva l'amore

Che poi a volte vi penso
e penso alla cura che avete di me
penso alla vita che andando via
mi avete lasciata
che mi avete affidata

quella vita che provo
ogni giorno
anche quando non vi penso
ad onorare per voi.

Wednesday, May 14, 2014

L'incubo del terzo appuntamento

http://www.wired.it/internet/web/2014/05/13/lincubo-del-terzo-appuntamento-e-nuovi-siti-di-dating-online/