Wednesday, June 30, 2010

freedom is not free

E' il motto dei veterani "la liberta' non e' gratis".
Forse per questo ne abbiamo poca in Italia e non ce ne accorgiamo. Perche' non ne abbiamo mai imparato il prezzo pensando dovesse esserci sempre qualcuno a regalarcela per farcela, magari, buttare di nuovo in fondo alla spazzatura. Siamo stati un paese poche volte libero. A volte liberato per essere piu' schiavo di prima. Quest'assenza di sapienza rispetto al prezzo della liberta' credo sia uno dei nostri mali peggiori.
Insieme ad un acuto senso di superiorita' che ci fa credere sempre i migliori al mondo. E quando siamo proprio generosi, ci fa vedere noi cosi' cosi', ma gli altri davvero uno schifo.

Ieri, un italiano, di quelli radical chic sputava sentenze su New York e su tutto cio' che riguardava questa citta'. Dove era stato qualche volta, di passaggio. E' come se io domani volessi fare il chirurgo perche' ho visto tutte le serie di ER e ora guardo Dr. House. Essendo poi quella persona di "sinistra" , mi e' stato chiaro perche' continueremo a prendere delle batoste elettorali non da poco.

Ma se non fosse abbastanza chiaro, in questi giorni sono capitati altri eventi a ricordarmelo. Lo squallore legato alla morte di Pietro Taricone per il quale sembrava indegno dispiacersi ma, ovviamente, anche non dispiacersi. A me se uno di 35 anni che sembrava "fulminato" d'amore per la vita, sebbene in maniere diverse dalla mia, muore tragicamente, mi spiace. Credo si tratti di una semplice reazione umana. Non penso al significato "politico o filosofico" di quel dispiacere. Mia nonna, piu' invecchiava e piu' soffriva ad ogni morte che arrivava prima della sua, soprattutto se di uno giovane. Era il senso di "ingiustizia" che le si rivelava e che sebbene non potesse cambiare, la disturbava. Mi "disturba" umanamente la morte di chi e' giovane. Inutile dire che mi disturba di piu' se avviene in una miniera o in un cantiere edilizio dove non vengono nemmneo rispettate le misure di sicurezza. Comunque in un paese che non riesce nemmeno a mettersi d'accordo sul fatto se Cassano avrebbe salvato i mondiali o no e se Balotelli e' piu' stronzo che bravo, non c'e' da stupirsi se la morte di Taricone abbia dato via al circo. Ma che in questo circo, ancora una volta ci fosse l'incantatore di serpenti, Saviano, a dare il suo ricordo, beh e' un po' troppo. Innanzitutto pare che i due non siano stati in classe insieme. Ma poi, che cosa hanno in comune? Pure Pino Daniele e Peppe Lanzetta sono andati al Diaz ma questo non ne fa i migliori amici di Pietro... E soprattutto, ci rendiamo conto che questa noiosissima sovraesposizione di Saviano, che interviene pure sul fuorigioco del gol dell'argentina, depotenzia completamente l'effetto positivo che il suo libro poteva aver avuto??? Ci rendiamo conto che "adorare" Saviano non significa automaticamente "combattere" la mafia o dichiararsi contro? La liberta' non e' gratis e non costa il prezzo di un best seller venduto in tutto il mondo ma molto molto di piu'.

Intanto il presidente del Consiglio gira il mondo brillando in batture volgari e squallide sulle quali non ho sentito alzarsi (ancora una volta) una sola voce indignata da parte di quelle signore che pero' non smettono un minuto di reclamare le pari opportunita' (di fare i cavoli loro) e quanto tutto sarebbe bello e meglio con una donna. Stronzate. una donna puo' essere una rovina come un uomo. E se non dimostra qualita' non dovrebbe andare da nessuna parte (come un uomo certo). E quando dico qualita' non intendo quelle delle misure fisiche. Ma le porcherie del presidente degli italiani cadono nel vuoto (a parte un qualche "sdegno" espresso sui social network). Perche' la liberta' non e' gratuita ma costa sudore, che rovina la messimpiega e scioglie il trucco. Meglio il silenzio.

Per concludere, una manciata di sindaci leghisti, durante la commemorazione di un anno della nascita della provincia di Monza si sono tolti la fascia tricolore e si sono dileguati durante l'inno nazionale. Siccome l'Italia e', sulla carta, un paese libero, uno puo' fare cio' che gli pare ma alla fine del mese lo stipendio gli corrisponde a zero euro perche' la sua moneta non circola in ITALIA e quindi non ne abbiamo per il suo cospicuo assegno. Ma ancora la rabbia assordante nella mia testa corrisponde ad un silenzio altrettanto assordante di chi dovrebbe mandare queste persone in risaia, visto che tanto amano la Padania. Ma la liberta' non e' gratis, come sanno coloro che per quella fascia tricolore, ci piaccia o no, hanno perso la vita.

Oggi nella posta c'era una lettera che arrivava da un signore che si chiama Barack Obama. All'interno un certificato che ricorda il passaggio della riforma sanitaria e che dice "noi" abbiamo permesso... sotto a sinistra, la firma del presidente, a destra la mia. Lo so che puo' sembrare stupido ma io mi sono emozionata. Perche' io c'ero e ho assistito alla battaglia di un uomo che, per onorare sua madre morta di cancro e di preoccupazione, ha mantenuto fede ad una promessa fatta e che non avvantaggia se' stesso o la sua famiglia (che godono ovviamnete della migliore assistenza sanitaria) ma una tonnellata di americani e no, che altrimenti non possono nemmeno curarsi l'influenza.

Io sono fra quelli e quindi orgogliosa che il paese che mi ospita, in breve, grazie al presidente Obama, sara' finalmente un paese migliore. La liberta' non e' gratis, costa la fatica dei sogni di chi ha creduto in un paese molto imperfetto ma che include la felicita' nei diritti costituzionali. Obama ha creduto di essere libero ed ha potuto liberare il suo paese ancora un po'. Anche se la liberta' costa.

Domani devo pagare l'affitto e mancano trecento dollari. La liberta' costa. Ricordatelo a quelli che vi dicono che ci vuole ottimismo. Ridetegli in faccia. Perche' non ci vuole ottimismo. Ci vuole liberta'. Anche se costa.

2 comments:

Anonymous said...

"Povera Italia, serva di cotanto ostello, nave senza cocchiere in gran tempesta, non donna di provincia ma bordello".(Dante Alighieri).
E' proprio vero: i veri poeti non cantano la rivoluzione, fanno la rivoluzione cantando!
Cercasi poeti disperatamente.....
Leonardo

Anonymous said...

Mi permetto ancora una volta di intervenire, non solo per dirti che condivido quanto dici, ma per aggiungere una cosa.
Alla tua affermazione "freedom is not free" io aggiungerei che essa può essere libera e gratuita (sì parlo di libertà libera!) solo se l'uomo è educato alla libertà, se ha il coraggio di assumersi le sue responsabilità, come fai tu (vedi affitto da pagare)e di prendere in mano la propria vita.
Quando manca questa educazione alla libertà (e io ti pregherei di mettere il dito anche sulla piaga "scuola")l'uomo non è libero dai condizionamenti, dai favoritismi, dalla preoccupazione di non pestare i piedi a nessuno, di ...

E permettimi adesso di aggiungere ancora un pensiero (forse di parte, ma è il mio pensiero!): la libertà ci è data, ci è data da Colui che molti accusano di togliercela, ce la dà quando ci dice che l'Amore è il primo comandamento, ce lo dice quando ci invita ad amare gli altri come noi stessi, ce lo dice quando ci dà l'esempio con il dono della Sua vita.
Si dice che abbiamo perso (ma l'abbiamo mai avuto?) il gusto della libertà, ma forse questo è avvenuto perchè non abbiamo capito bene cosa significa essere LIBERI... Come al solito i miei interventi sono un po' provocatori, ma sono convinta che anche attraverso il confrotno si arriva a ritrovare la libertà, innanzitutto in noi stessi. Sbaglio? Non mi dispiace se qualcuno mi contraddice.