A New York sono arrivata perche' amo la vita.
Stasera me lo sono ricordato, in una sala con 40 gradi e 26 posizioni yoga (Birkram Yoga): un'ora e mezzo in cui metti alla prova te stesso, il tuo equilibrio e il tuo bilanciamento, sudando come in una sauna....
Avevo provato il Birkram 5 anni fa, durante uno dei miei viaggi a New York. Stasera, attraverso quel sudore che mi rigava il viso, mi sono rivista in strada mentre mandavo un messaggio ad una persona che credevo amica dicendo "la mia vita e' qui ed io verro' a vivere qui perche' qui mi sento felice".
Sono venuta a New York per amore, per amore di quelli avuti e per amore di quellic he restano. E per amore per me.
E allora, fra i ricordi, ho ritrovato questa poesia che scrissi per qualcuno. Che non ho messo mai via.
Dove sei?
Perso nel mio cuore che ti guardò
diverso.
Non rude.
Non freddamente lontano.
Ma dolce.
Generoso.
Ed ora perso.
Come si perde un tram, un treno, un aereo
a lungo attesi
perché ti portassero
altrove.
Perso come una scarpa
che rende inutile l’altra;
perso come la memoria
che ti fa sfuggire il senso della tua vita.
Perso, semplicemente.
Come una banconota
da un buco nella tasca;
che ti serviva a comprare un pò di dolcezza.
Tenuta stretta per non perderla
e persa senza accorgersene;
senza sapere né dove né quando
a volerla ritrovare.
Amore voluto per gioco;
perseguito per sfida;
tenuto per tutto:
mai per abitudine.
Amore amato.
Da entrambi.
Con generosità,
a piene mani.
Amore
di attese e arrivi;
di partenze e di ritorni.
Amore
di piumoni caldi d’ inverno
e lenzuola fresche d’estate.
Amore
di piatti da cucinare
e valigie da svuotare.
Amore
di silenzi e di fughe.
E abbandoni.
Sempre tuoi.
Dove sei ora?
Se proprio devi lasciare il mio cuore
non fare rumore
non acuire il dolore.
Se proprio il tuo vento
non può più soffiare
fra i miei rami forti;
se proprio, pur pensando di amarmi,
non mi ami più,
in questa vita;
se proprio mi lasci andare...
Allora:
per me,
per la mia vita che ti fu cara
e che, pure, non finisce qui;
per quel minuto di felicità,
se c’è stato;
per quel secondo di infinito,
se c’è stato;
allora:
ritrovami nel tuo cuore
e tienimi stretta.
Per una sera ancora,
chiamami amore
come se lo fossi.
Raccontami ciò che la mia vita
è sembrata ai tuoi occhi.
Ritrova la tenerezza del tuo cuore
a un mio gesto
a un mio silenzio
a un mio sorriso.
Ora che mi hai detto
e ripetuto
ciò che NON SONO
e MAI SARO’ per te
(fino a intristirmi,
fino a sfinirmi,
fino a rendermi ciò che non ami);
ora,
per una volta ancora,
amami
come se mi amassi.
Perché io possa ritrovare
i ricordi che ho.
Perché io possa pensare
nel tempo
che ne sia valsa la pena;
perché io possa sapere
che non è stato tutto inutile.
Fammi sentire amata
come da tempo non fai.
Fallo per me.
E un pò anche per te.
Rendi meno doloroso il mio dolore,
rendi meno penoso il tuo andare
rendi meno difficile il mio restare
in questo mondo
senza di te
viva, comunque.
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