E cosi ci svegliamo tutti spagnoli... pur di festeggiare un po' anche noi, ancora sotto la "botta" per la cocente disfatta, ci scopriamo amanti de "los hermanos" spagnoli e, infondoinfondo, tutti siamo stati in Spagna, amiamo la paella e la sangria e l'Andalusia pronunciata con la lingua fra i denti. Ibiza, Marbella e Penelope Cruz e Almodovar e Bartem... passando per il Santiago Bernabeu che ci vide campioni e finendo stremati sulla costa Brava. La Spagna in fondo e' un po' Italia, tanto che ci puoi sempre andare in treno o in auto e non c'e' studente universitario che non voglia fare li' l'Erasmus. E in fondo ancora, ma mica tanto, noi siamo mezzi spagnoli, soprattutto noi "sudici" perche' della Spagna siamo stati casa di vacanza e magione di quarantena.
In fondo, l'Olanda la conosciamo solo per le droghe e il sesso libero e nessuno, davvero, ha mai prestato attenzione ai tulipani passeggiando per strada.
Insomma, a cominciare da me, in piena tradizione italiana, abbiamo scelto un carro, ci siamo saliti e lo abbiamo un po' fatto nostro (come gia' successo per il polpo Paul che, nome a parte, e' ovviamente italiano). Qualcuno, dimenticando le cattiverie delle scorse settimane, tirera' fuori che in fondoinfondo, ma mica tanto, c'e' un filo che passa dal 2006 ad oggi e sta proprio in Cannavaro che alza la coppa, va a giocare in Spagna, insegna qualcosa sulla difesa (e qualcosa la dimentica lui) torna a casa e riconsegna la coppa ai suoi ex compagni. Piu' giusto di cosi.... ;)
La verita' che un po' siamo noi italiani a voler essere sempre "nel mezzo" di quelli che vincono e poter dire "beh ma lo sai che in fondo io sono un terzo spagnolo". Un po' e' anche (o almeno lo spero) che abbiamo iniziato a girare di piu' e che allora, dopo l'Italia, riusciamo a fare il tifo, sportivamente per un'altra squadra (Germania a parte che so' troppoooooooo antipatici). Qualcuno lo fa perche' in quella vacanza a Marbella si e' innamorato, qualcuno per l'amico di Madrid che vive al piano di sopra, qualcun altro perche' Penelope e' bella ma sua sorella Monica, mica da buttare alle ortiche.
L'aspetto triste di sentirci oggi tutti spagnoli viene invece dalla motivazione "politica" che sottintende la nostra gioia. Perche' loro, gli spagnoli, quelli che hanno un re e una regina, hanno avuto (come noi) la dittatura, sono tanto cattolici che pure Gesu' si annoia, sono machisti e a volte pochissimo civili (vedi le corride), LORO, dicevo hanno Zapatero che e' arrivato ha tolto le truppe dall'Afghanistan, ha legalizzato i matrimoni gay, si e' attorniato di donne con le palle (anche belle per carita' ma con quella da noi dimenticata cosa che si chiama professionalita') e ha fatto della Spagna, in pieno tempo di recessione, il paese europeo piu' amato persino negli Stati Uniti.
Quindi nell'ordine, a parte i tifosi di calcio, i meridionali nostalgici del re, e i proibizionisti, hanno tifato ieri per la Spagna: i gay, i trans, le donne (quelle di spessore anche belle ma intelligenti e non schiave), i 45enni che sognano di fare carriera politica prima dei 70 anni e senza padrini, i fan di Miguel Bose' e tutti quelli che sanno, fortemente sanno e credono, che le elezioni possono davvero cambiare le cose. Anche quando sembrano immutabili. E che si puo' decidere di rischiare e puntare su qualcun'altro, qualcuno che abbia il carisma del leader e non l'oleosita' dell'unto del signore. E che permettere a tutti di sposarsi se c'e' amore, quello si' che E' AMORE. E che si puo' sognare di vivere in un paese che si risolleva, si mette al pari con i tempi tanto da non appare ridicolo dal di fuori e vergognarsi.
Qualcuno ha tifato Spagna solo perche' lo aveva detto Paulilpolpo. Ma tanti hanno tifato per chi ha avuto il coraggio di diventare migliore. Ancor prima che arrivasse Obama.
1 comment:
Io ho tifato Olanda e ho guardato la partita senza alcuna logica alle spalle. E' stata una brutta partita o meglio un brutto mondiale sotto il profilo del gioco e dei contenuti tecnici. Le grandi globalmente hanno deluso con addirittura le due finaliste di Berlino '06 fuori al primo turno!!
Detto questo, onore agli spagnoli.
Arrivederci nella tana del lupo: Brasile 2014.
Leonardo
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