Monday, March 12, 2012

Peter Pan

Mi portarono a vedere il film di Peter Pan al cinema. Ero piccola ma riesco a ricordare i miei occhi spalancati nel buio della sala, assolutamente rapita da quella storia.

Per anni ho sognato di essere Wendi, ovviamente. E la mia bambola preferita, che ancora ho, si chiamava Michael come il fratellino piu' piccolo.

Poi, crescendo un po', Wendi mi e' diventata antipatica assai perche' faceva soffrire Campanellino e, soprattutto, perche' mollava Peter da solo dopo tutto cio' che lui aveva fatto per loro. E' stata la prima volta che ho capito che le donne potevano essere proprio stronze con un uomo e che io non volevo essere cosi. Capii anche che gli uomini sono sempre un po' Peter ma a dire il vero la cosa non mi e' mai dispiaciuta piu' di tanto.

Forse perche' anche io sono un po' Peter. Potendo avrei scelto di non invecchiare, di restare bambina e di volare e volare e volare. 

Si accetta di invecchiare perche' e' inevitabile ma a me mi sta sulle palle sta' cosa perche' sento di aver bisogno di ancora un sacco di tempo per divertirmi e fare le cose che vorrei. Forse e' per questo che spesso mi capita di pensare alla morte perche' mi sta proprio antipatica e, quando moriro', so che saro' contrariata. Ed e' poco elegante arrivare ad un appuntamento con la faccia contrariata. 

Comunque. Quando mi sono trasferita, fra le poche cose che mi sono portata dietro, tipo coperta di Linus, c'e' il libro di Peter Pan. Me lo regalarano i miei genitori dopo aver visto il film. Non so quante volte l'ho letto. Ancora lo rileggo. E continuo a non sopportare Wendi e le femmine con le camicie da notte.

1 comment:

ferdinando peron said...

...maddai! la camicia da notte la portava mia nonna!
della serie NON LO FO PER PIACER MIO... ahahahah agghiacciante

ciao miss amsterdam avenue!