Ieri sera, tornavo dalla spesa. Faceva molto freddo e il vento mi sbatteva forte sulla faccia. Nell'aggiustarmi il cappello ho guardato al cielo. E ho sorriso.
Ci sono momenti, inaspettatamente, in cui mi ricordo di essere a New York. Momenti in cui le rughe in piu', il dolore nelle braccia (i cani "pesano"), il cappotto troppo vecchio e la lontananza - la lontananza piu' di tutto - da chi amo, assumono un senso, diventano ragione, motivo e spiegazione. Io sono a New York e ce la sto facendo e non ho quasi piu' paura a dirlo.
Perche' non ho piu' paura a vivere. O ne ho. Ma la paura sta insieme alla gioia, alla curiosita', alla speranza, all'entusiasmo e allora diventa dolce e sopportabile.
Il 2012 e' stato duro per tanti. Lo so.
Eppure per me, nonostante non sia stata una passeggiata, e' stata vita. Intensa, importante, significativa. Vita. In cui ho riso, pianto, preso batoste, preso chili, perso chili, avuto l'ansia, l'insonnia e il mal di pancia, in cui ho comprato trucchi che non ho usato, libri che non ho letto e amato scarpe che ho misurato senza poi comprare. In cui ho imparato molto, dimenticato tanto, perdonato ancor di piu'. In cui ho odiato e amato. In cui mi sono commossa, seduta di fronte a Barack Obama o nella notte magica della sua rielezione. In cui mi sono incazzata di fronte ad ogni razzismo, ogni ingiustizia, ogni qualunquismo, ogni indifferenza. In cui mi sono intristita per un declino inarrestabile di un'Italia che non riusciamo ad amare piu'. In cui ho perso amici e ne ho ritrovati. Ho fatto sogni che non ho realizzato ma ne ho avuto immediatamente altri che hanno preso forma e sostanza. In cui ho visto il mare. Ho messo i piedi nella sabbia e mi sono accoccolata vicino a mio padre e mia madre. In cui ho guardato con orgoglio e nessuna obiettivita' i miei nipoti, trovandoli i piu' belli, i piu' bravi: la meraviglia. In cui ho alzato la voce fino a farmi uscire il cuore dal petto contro Equitalia e un paese che mi distrugge la vita: ci prova. In cui ho sussurrato "ti amo" a Dorothy, il piu' grande amore della mia vita, la mia compagna, la mia ombra, la mia anima bella. La mia forza. In cui ho cambiato ancora casa e fatto "casa" un appartamento qualsiasi. In cui ho comprato piante, raccolto quintali di cacche e coccolato cani per ore innumerevoli. In cui ho guardato le vetrine sognando. In cui sono andata da Bergdorf e Goodman a misurare cose che non posso comprare. In cui ho viaggiato in prima classe per la prima volta nella mia vita. In cui ho riscoperto le mie foto di bambina e ho scoperto che ero bella, bellissima e non come mi ricordavo, grassa. Mi sono ritrovata e mi sono amata. Finalmente.
Saluto cmq a malincuore il 2012 perche' e' un anno di vita che mi lascio alle spalle ma accolgo con ottimismo e coraggio il 2013. Perche' ho grandi progetti per me. Grandi speranze per me. Grandi sorrisi per me. E il piu' grande di tutti si chiama "onorare la vita"
Se voi state leggendo, sapete che siete parte del mio cuore. Come lo zucchero in una torta. Il lievito nel pane. La cioccolata nei Lindt. Siete parte integrante del mio esistere. Siete il mio sostegno, l'appoggio, il porto in cui riposare, il salvagente a cui aggrapparmi, la coperta con cui coprirmi. Siete i mie occhi, il mio cuore e il mio respiro tranquillo mentre dormo.
Siete parte della vita che tanto amo.
E allora. Vi auguro sorrisi. Incontabili.
Ci sono momenti, inaspettatamente, in cui mi ricordo di essere a New York. Momenti in cui le rughe in piu', il dolore nelle braccia (i cani "pesano"), il cappotto troppo vecchio e la lontananza - la lontananza piu' di tutto - da chi amo, assumono un senso, diventano ragione, motivo e spiegazione. Io sono a New York e ce la sto facendo e non ho quasi piu' paura a dirlo.
Perche' non ho piu' paura a vivere. O ne ho. Ma la paura sta insieme alla gioia, alla curiosita', alla speranza, all'entusiasmo e allora diventa dolce e sopportabile.
Il 2012 e' stato duro per tanti. Lo so.
Eppure per me, nonostante non sia stata una passeggiata, e' stata vita. Intensa, importante, significativa. Vita. In cui ho riso, pianto, preso batoste, preso chili, perso chili, avuto l'ansia, l'insonnia e il mal di pancia, in cui ho comprato trucchi che non ho usato, libri che non ho letto e amato scarpe che ho misurato senza poi comprare. In cui ho imparato molto, dimenticato tanto, perdonato ancor di piu'. In cui ho odiato e amato. In cui mi sono commossa, seduta di fronte a Barack Obama o nella notte magica della sua rielezione. In cui mi sono incazzata di fronte ad ogni razzismo, ogni ingiustizia, ogni qualunquismo, ogni indifferenza. In cui mi sono intristita per un declino inarrestabile di un'Italia che non riusciamo ad amare piu'. In cui ho perso amici e ne ho ritrovati. Ho fatto sogni che non ho realizzato ma ne ho avuto immediatamente altri che hanno preso forma e sostanza. In cui ho visto il mare. Ho messo i piedi nella sabbia e mi sono accoccolata vicino a mio padre e mia madre. In cui ho guardato con orgoglio e nessuna obiettivita' i miei nipoti, trovandoli i piu' belli, i piu' bravi: la meraviglia. In cui ho alzato la voce fino a farmi uscire il cuore dal petto contro Equitalia e un paese che mi distrugge la vita: ci prova. In cui ho sussurrato "ti amo" a Dorothy, il piu' grande amore della mia vita, la mia compagna, la mia ombra, la mia anima bella. La mia forza. In cui ho cambiato ancora casa e fatto "casa" un appartamento qualsiasi. In cui ho comprato piante, raccolto quintali di cacche e coccolato cani per ore innumerevoli. In cui ho guardato le vetrine sognando. In cui sono andata da Bergdorf e Goodman a misurare cose che non posso comprare. In cui ho viaggiato in prima classe per la prima volta nella mia vita. In cui ho riscoperto le mie foto di bambina e ho scoperto che ero bella, bellissima e non come mi ricordavo, grassa. Mi sono ritrovata e mi sono amata. Finalmente.
Saluto cmq a malincuore il 2012 perche' e' un anno di vita che mi lascio alle spalle ma accolgo con ottimismo e coraggio il 2013. Perche' ho grandi progetti per me. Grandi speranze per me. Grandi sorrisi per me. E il piu' grande di tutti si chiama "onorare la vita"
Se voi state leggendo, sapete che siete parte del mio cuore. Come lo zucchero in una torta. Il lievito nel pane. La cioccolata nei Lindt. Siete parte integrante del mio esistere. Siete il mio sostegno, l'appoggio, il porto in cui riposare, il salvagente a cui aggrapparmi, la coperta con cui coprirmi. Siete i mie occhi, il mio cuore e il mio respiro tranquillo mentre dormo.
Siete parte della vita che tanto amo.
E allora. Vi auguro sorrisi. Incontabili.