Ieri sera Kathya, incontrando Gabriella, le ha detto "sei la figlia di Elena?"
Gabriella quasi non si e' stupita. Da quando e' qui a New York, quasi tutte le mie amiche le dicono la stessa cosa. Come se avessero conosciuto Elena, come se l'avessero amata.
In fondo lo hanno fatto. Attraverso me. Attraverso le mie parole e quelle lacrime che sempre mi velano gli occhi quando, quasi all'improvviso, mi ricordo che non c'e' piu'.
In questi giorni ho pensato mille volte alle telefonate che avrebbe fatto e a tutti i suoi "che bello" sapendo delle nostre scorribande newyorchesi. E avrebbe chiesto e richiesto "una cartolina". La sua passione.
Ma quando le mie amiche, stringendo la mano a Gabriella, sua figlia, ne pronunciano il nome, so che lei vive comunque attraverso me e attraverso i racconti sulla sua vita meravigliosa che io continuo a fare.
La aprte migliore di me e' una parte di lei dentro di me. Un suo sorriso e un suo motivo canticchiato a mezza voce mentre davanti agli occhi le scorrevano le immagini di una vita piena d'amore. Amore per la vita
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