Cosi' attendo la fine di quest'anno, pur comprendendone la stupidita'. Perche' dopo la fatidica mezzanotte, sara' un giorno come un altro, un'alba come un'altra.
Saranno ore e giorni.
Ma sara' speranza. Quella che ci permettiamo e consentiamo quando un anno ci ha fatto del male e aggiunto rughe.
Me lo ricordo a scuola, ci facevano disegnare l'anno che andava via come un vecchio e quello che arrivava come un bambino. A me il vecchio faceva sempre tanta tenerezza e non volevo che andasse via. Questo mi dice che, forse, ho sempre amato la mia vita. E i miei giorni e le miei ore.
Per questo forse, in silenzio, tante volte, sgusciavo via dalla stanza "delle feste" e mi chiudevo nel bagno di mia nonna, aprivo la finestra e guardavo il cielo con le lacrime agli occhi immaginando quel vecchino scacciato via con tanta allegria.
Ho sempre ma dico sempre detestato il capodanno almeno tanto quanto amo il Natale. Come Carnevale. Mi mette una maliconia infinita. Con quell'obbligo a divertirsi e ad essere allegri.
Questa sera lavoro. Facendo il lavoro che piu' detesto al mondo. O fra quelli che piu' detesto. Pago il mio ultimo (spero) prezzo per una notte che deve volare via e non lasciare traccia nei miei occhi.
Per una volta il vecchino non mi fa tristezza perche' non mi appare tale. Quest'anno lo vedo come un politico di mezza eta' che ti ha promesso e tolto ridendoti in faccia e andandosene in qualche bel posto caldo a festeggiare.
E' iniziato male e subito.
Quest'avido uomo di mezza eta' in doppiopetto, si potrebbe avere la faccia di Berlusconi, ma per una volta non e' di politica che parlo, mi ha bastonato nelle gambe, piegato e riso in faccia guardando le mie lacrime.
Mi ha portato via l'amore di un uomo che mi dedicava sonetti di Shakespeare e sorrisi.
Mi ha portato via amici che sono andati troppo lontano persino per il ricordo
Mi ha portato via un pezzo di cuore, con un morso avido, portandosi via Pierpaolo.
Mi ha portato via una casa che amavo, nonostante tutto.
Mi ha portato via, spesso, la capicita' di guardare in faccia le mie paure senza paura.
E per una volta non voglio bilanciare tutto cio' con il buono che ho. Perche' ce l'ho. Perche' sono una guerriera indomita che si rialza anche se gia' vede il braccio armato di bastone pronto a colpire ancora. Sono una guerriera.
Ma questa volta non ho perdono, ne' comprensione.
Non meritavo tanto dolore. E con me non lo meritavano tanti altri che in queste parole si riconoscono.
Ma come ho gia detto una volta, la vita non ti da' cio' che meriti. La vita vive e a volte ti arriva una mano di carte che fa schifo e tu devi restare a giocare anche se sai che perderai tutto. Se ti siedi a giocare al tavolo della vita e non resti in disparte a guardare, allora giochi e rischi.
Questa notte scivolera' via come altre. E mi sentiro' piu' libera. Perche' quello stronzo col doppiopetto e' andato via. Quello che arriva puo' essere meglio o peggio ma intatnto sara' diverso.
La mia amica Ginny mi ha chiesto qual'e' il mio proposito per il nuovo anno. Le ho detto "diventare sempre piu' newyorchese, provando a lamentarmi sempre meno". Ecco, questo e' uno dei piu' grandi insegnamenti che mi ha dato questa citta': l'inutilita' del lamento.
QUindi se vi sembra che iomi lamenti, vi sbagliate. Io mi ribello. Io piango e urlo e mi ribello ancora. Ma non mi lamento.
Perche' anche a terra, con le ginocchia spezzate e un dolore fitto che ti fracassa lo stomaco, io mi ribello e non mi arrendo.
E allora che passi presto questa notte
Che passi tranquilla e si porti via, con tutto il resto, un po' dei miei lamenti e mi lasci, piu' forte, la capacita' di incazzarmi insieme a quella di ridere e gioire.
1 comment:
ed il groppo in gola stavolta l'hai lasciato a me,perchè ognuno,purtroppo,vive i suoi drammi ed i suoi problemi..e c'è chi come noi,nonostante tutto,continua a sognare.La vita ci propone innumerevoli situazioni che ti spingono irreversibilmente verso terra,e come sassi,ad ogni tuo tentativo di ripresa,ti inducono al punto di partenza..ma tu sei sempre riuscita a trovare la forza per rialzarti dando un pò più di volontà e speranza a chi qui,come altrove, ti attende a braccia aperte.
xoxo
Erica
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