Lo squillo del telefono, inaspettato, mi ha fatto aprire gli occhi su un lunedi che sembrava uno qualunque e che invece sta assomigliando sempre piu' a uno di quei giornincubo in cui la mente e il cuore guardano speranzosi solo al momento in cui la testa sara' di nuovo sul cuscino e, con gli occhi chiusi, potrai sperare di sognare.
Elisa, la mia capa de Il Fatto mi ha dato il buongiorno. La buona notizia e' che domani esce un pezzo. La cattiva e' che sara' piccolo. Vabbe'. Il lunedi' e' come il PDL, per quanto si sforzi di essere un bel giorno non ci riesce. povero lunedi.
Adoro Elisa. Che non ho mai incontrato ma per la quale provo un affetto cosi' profondo che vorrei abbracciarla qualsiasi cosa mi dica. E poi scrive bene. E' intelligente, sensibile. Insomma una donna di quelle che vuoi per amiche.
Le donne ed io. Che grande storia. Che ancora continua.
Quando ho lasciato l'Italia, le donne mi avevano spezzettato e triturato lasciandomi senza nemmeno l'ombra del ricordo di cio' che ero e valevo. Donne "potenti", come mi ha ricordato oggi un'altra amica, che mi ha detto "vedo che sono tue amiche su FB e per questo ti avevo cancellato". Ho sorriso. Ho piu' di 1000 "amici" nella mia pagina di FB. Ne conosco la meta', forse. Di questi, molti mi hanno fatto male. Male di brutto. Colpa mia che gliel'ho lasciato fare. Li tengo li' per non dimenticare e per ricordarmi che c'e' voluto del coraggio a darmi un'altra chance. La loro pochezza e miseria mi ricorda che io non ho perso. Non ho vinto, non ancora, ma non ho perso perche' non sono riusciti a togliermi la dignita' e quel desiderio di felicita' che e' diritto inalienabile degli esseri umani. Gli americani ce l'hanno nella costituzione. Li amo anche per questo.
Le donne. Rovinate dal potere che non sanno gestire perche' lo "ereditano" da uomini mariti, amanti, fidanzati e padri e non lo acquisiscono per meriti. Quasi mai. Le donne che, dentro, intimamente, senza nemmeno dirselo, odiano le altre donne. Ho lavorato per una signora di "potere" che mi aveva messo in disparte perche' non le piaceva come mi vestivo e come mi pettinavo. Un'altra signora di potere, un giorno, nel propinarmi una "maternale" mi ha detto " devi smetterla di credere che alcune persone siano tue amiche, come Cannavaro (Fabio). Lui e' ricco e potente e tu non PUOI essere sua amica, lui non puo' considerarti sua amica. Non hai soldi ne' potere, puoi essere al massimo una che lavora per lui". Per inciso la signora non e' del PDL e con Fabio siamo amici come si puo' esserlo vivendo in due continenti diversi. Ho chiesto aiuto, in lacrime, pregando, in momenti di necessita' seria, a signore di potere alle quali tanto avevo dato e mi sono sentita rispondere "non ho tempo per occuparmi dei tuoi problemi". Ho chiesto solidarieta' a signore di potere quando sono stata cacciata via da una grande azienda perche' mi sono rifiutata di pagare il "pizzo" (anche il sesso e' una forma di pizzo) e mi hanno detto "ribellarsi ti tagliera' fuori". Se non altro posso dire che avevano ragione.
Le donne. Le signore di potere della mia povera Italia maschilista.
Le donne, quelle femmine in calore per un pugnetto di potere, mi hanno massacrato. Colpa mia che le ho lasciate fare.
Mi hanno ricordato cio' che sono e cio' che voglio essere.
So che se mai leggessero (ma tanto non lo fanno perche' non sono "importante") avrebbero molto da replicare, con i loro bei discorsi prefabbricati e vuoti.Per lo meno hanno un'opinione di cui sono assolutamente convinte. Ci mancherebbe. Ma quando vai via, come ho fatto io e ti lasci indietro storie di elemosine e di speranze calpestate e non ti aspetti piu' nulla se non dalle tue forze e da chi davvero ti vuol bene, sei libera. Libera di sputarlo il tuo dolore. Sputarlo via.
Non ho mai smesso, pero', di stimare e amare le donne come esseri meravigliosi. New York mi ha ridato anche questo. Le donne che amo. Donne che hanno potere "guadagnato" e apprezzano altre donne che hanno qualcosa da dire. Fanculo i vestiti e i capelli.
Conosco donne a New York che sono le mie rocce, le mie ancore, le mie oasi. E ho rinsaldato le mie amicizie con splendide, meravigliose donne in Italia. Donne libere. Donne che sanno abbracciare e sostenere, parlare e ascoltare e ridere e piangere senza paura che ci si scombini i capelli.
Le mie donne, sono un universo di pace e forza, liberta' e ottimismo.
Elisa, in un giornincubo, mi ha ricordato la fortuna di non aver mai smesso di amare le donne come persone e non come genere. Le mie donne. A loro dedico ogni passo avanti in questo mio camminare. A Kathya, Lisa, Serafina, Cecilia, Diane, Donna, Delia, Chandani, Jen, Marilicia, Alessandra (tante alessandre), Alessia, IVANA, Trish, Mimma, Veronica... e a te che mi stai leggendo perche' ci sei e sei la mia roccia.
5 comments:
Ma lo sai che è quasi commuovente?
Quelle che donne che ti hanno fatto del male perché “non le piacevi come vestivi” o perché “non hai né soldi, né potere” non hanno una coscienza e nemmeno il sentimento della vergogna…
non capiranno mai abbastanza l’occasione che hanno perso per essere felici e dare felicità (la loro felicità è effimera e subdola)…sono persone piccole che non meritano la tua amicizia….
Ma loro più grande fortuna è quella di non provare nulla guardandosi allo specchio!!
Angie...grazie...con la pelle d'oca e gli occhi lucidi, grazie...a te e al tuo modo unico di scrivere, emozionare, dare forza e non sentirsi soli in questa "lotta" controcorrente che i più definiscono folle ma che per noi è l'unico modo sano di volersi bene senza compromessi.
Angie...amica mia, io ti terrò sempre per mano nel nostro cammino, ovunque esso sia o porti.
Ti voglio bene,
Vero
ci sono donne e donne...grazie per averci regalato un'altra splendida lettura
Che Donna che sei!!
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