Non bisogna essere americani per fermarsi un attimo e dire "sono grato".
Bisogna essere audaci.
Bisogna smettere per un attimo la piu' facile attitudine al lamento, alla insoddisfazione, alla convinzione che tutto vada male e, soprattutto, che nulla possa andare meglio.
E smettetela di pensare, rivolto a chi lo fa, che la mia vita sia facile e, dunque, sia semplice o retorico parlare cosi. La mia vita e' difficilissima e faticosissima. A volte non so come affrontero' il giorno dopo. Per non parlare del mese dopo. A volte crollo sul divano di sera, dopo 13 ore in piedi a lavorare e non ho nemmeno la voglia di spogliarmi. Come tanti. Quindi niente lustrini new yorchesi o scintillanti cotillons di grattacieli di manhattan.
Per questo, per essere grati bisogna essere audaci. Bisogna osare e gettare davvero il cuore oltre l'ostacolo della quotidianeita'. Allontanarsi dalla nostra miseria e guardare le nostre vite dalla distanza, come si fa con i capolavori della pittura.
E dire "sono grato" diventa l'azione piu' rivoluzionaria e dirompente che potevamo scegliere di fare.
E ci si sente bene. Ci si sente, finalmente, meravigliosamente vivi. E si coglie il senso di tutto
Sono grata.
- per Chiara Barbato
- per i 50$ che Ilaria mi ha regalato il mese scorso perche' non sapevo come fare la spesa
- perche' mi leggete
- per tutti gli abbracci
- per tutti gli amici che un elenco e' troppo lungo e di questo sono grata
- per la mia famiglia
- perche' il cuore di Dorothy e' ancora vicino al cuore mio
- perche' ho avuto voglia di scrivere di nuovo d'amore
- per Cristian e Serena che amo come so che non possono capire
- per mia madre e mio padre: le radici. Loro si sono le radici
- per Higuain che mi ha fatto tornare la voglia di entrare in uno spogliatoio maschile
- per zio Roberto, che ho potuto rivedere ancora e con il quale ho riso. Per quella mano stretta nella mia che sento ogni giorno a darmi forza.
- per le scarpe di Manolo che mi fanno desiderare sempre avere 1000$ in piu
- per la tua spalla che mi fa da cuscino
- per i nuovi amici
- per i nuovi progetti
- per una citta' di cui continuo ad innamorarmi
- per quegli anni che dovro' imparare ad accettare
- per la mia bicicletta
- per un fondoschiena sodo come una roccia
- per la mia casa ad angolo piena di finestre e luce e speranza
- per mio fratello Roberto, uomo coraggioso
- per mia cognata Nicle, amica di canzoni da occupazione
- per la borsa Hermes che non avro' mai ma che esiste a rallegrare gli occhi
- per gli uomini che corrono a torso nudo nel parco
- per il mio vicino di casa che rende i viaggi in ascensore un'esperienza sublime
- per quei 20$ trovati nella tasca del cappotto nel giorno peggiore del mese
- per le "prime pagine"
- per l'assistenza sanitaria che mi ha permesso di controllarmi
- per aver avuto il coraggio, l'incoscienza, la disperazione e la determinazione di salire su quell'aereo e venire qui. A casa